Days of a stranding past - Ep 9


Oggi mi va di celebrale l'epifania, continuando con quello che sarà il penultimo episodio di questa serie.
Spero davvero in futuro di fare altri diari di bordo per questa tipologia di giochi, sia perché trovo davvero interessante scrivere "step by step" delle mie avventure e disavventure, sia per documentare a distanza, quella che è stata la blind run del titolo in questione.
Ma bando alle ciance, riprendiamo da dove eravamo rimasti.
Siamo quasi arrivati al nono capitolo, ed abbiamo raggiunto la spiaggia dove si trova la nostra cara Amelie.
Premetto che non ho mai creduto alla storia che potesse essere nostra sorella, data la stramaledetta somiglianza con la madre Bridget.
In questo episodio chiariremo questo aspetto.
Ci basti pensare che dopo essere sprofondati nel mare di catrame, riemergiamo ad Edge Knot City, la tappa finale del nostro viaggio.
Higgs si mostrerà più spietato che mai, cercando di fermarci ogni costo, evocando CA mai viste prima.
Ma niente e nessuno può fermare Sam Porter Bridges!

Quel che resta della regione Ovest è quanto di più post apocalittico possa esserci.
A differenza della regione centrale, qui sono rimasti in maniera evidente i segni di una civiltà che non c'è più, con palazzi crollati e distrutti dalla cronopioggia e dal tempo.
Cerco di farmi strada nella maniera più silenziosa possibile ma poi guardo in alto e noto masse di decine di CA a forma di meduse che vengono verso di me.
Noto con piacere che basta un solo emoproiettile per mandarle giù, così le affronto senza problemi ed arrivo in quella che ricorda Time Square anche se in linea d'aria ci ritroviamo più in California che a New York.

Volevo parlarvi di una cosa sulla quale ho riflettuto durante queste sessioni, di come quella rappresentata da Kojima sia un'America davvero molto diversa da quella che è realmente.
Anche se la realtà di Death Stranding è fantascientifica, a livello geografico mi sono sentito più in un territorio Scandinavo, ed onestamente la cosa non mi è dispiaciuta affatto.
Abbastanza irrealistica risulta anche la distanza che Sam è in grado di percorrere da un punto all'altro della mappa che in teoria dovrebbe rappresentare l'intera nazione Americana.
Ma stiamo comunque parlando di un videogioco e non sto di certo a sindacare su questo aspetto.

Tornando ad Higgs, ho notato delle particolarità nella sua cappa.
Sembrerebbe parecchio interessato alla cultura egizia, con un marchio sulla spalla destra che raffigura l'immagine stilizzata di un faraone.
Che si tratti di tutankhamon?
In ogni caso, abbiamo capito che la cultura egizia non si limita al solo concetto di Ka ed Ha e sicuramente avanti ne sapremo di più.

Vi ricordate il colosso di catrame presente all'inizio del gioco?
È il momento di affrontarlo con tutto quello che abbiamo addosso per porre fine al folle piano di Higgs ed indebolirlo una volta per tutte.
Ancora una volta, la particella di Dio paralizza la povera Amelie con la maschera d'oro ed intrappola la povera EE nel cuore del gigante, intriso di chiralium.
Fortunatamente il mio Sam è armato fino ai denti e quanto abbiamo connesso la prima parte di Edge Knot City ci hanno gentilmente fornito un lanciarazzi, avvisandoci involontariamente che qualcosa di terribile sarebbe successo di li a poco.

Lasciando perdere per un attimo i poteri di quella maledetta maschera d'oro, non facciamo in tempo a salvare Amelie, che Higgs si trova all'interno del colosso, pronto a darcele di santa ragione.
Ammetto che questa bossfight non è stata particolarmente difficile.
Al primo tentativo sono riuscito a portare a casa una quantità di cristalli chirali che supera le 2.000 unità, un premio davvero considerevole per aver posto fine al folle piano di Higgs.
Ma le cose non finiscono qua, adesso salvare Amelie è la mia sola missione.
Anche perché una volta unificata Edge Knot City siamo arrivati dove neanche Bridges 1 era arrivata prima, portando a compimento il sogno americano di Die-Hardman.

Dopo aver connesso l'intera America, Sam dovrà tornare indietro, alla spiaggia dove tutto ha avuto inizio, per salvare Amelie ed impedire che Higgs possa scatenare il Death Stranding.
L'unica in grado di aiutarci è Fragile, che aiuta Sam a teletrasportarsi nella spiaggia, sfruttando lo scacciapensieri che tiene sempre al collo.
Ed è proprio qui che troviamo Higgs inginocchiato ad Amelie quasi come se fosse sottomesso a lei. (molto sospetto)

Accantonando questo particolare, lo scontro con la reale forma di Higgs si mostra parecchio divertente e Kojimiano in tutto e per tutto.
Saremo totalmente disarmati ma grazie alle valigette intrise di chiralium, riusciremo a menare di brutto, specialmente perché Higgs stesso impiega parecchio tempo per ricaricare la propria arma.
La seconda fase della bossfight vede Higgs alle prese con lama e granate, ma basteranno davvero una manciata di pugni per porre fine allo scontro.
Grazie ad una sequenza che riesce ad omaggiare al meglio Metal Gear Solid 4, i due se la danno di santa ragione a mani nude, con scene a rallenty di mandibole sfondate e ossa fratturate.
Ma Sam (com'è giusto che sia) avrà la meglio.

Un altro particolare di Higgs che mi era sfuggito sta proprio nella sua frante, infatti ha inciso con il catrame delle formule che ricordano molto quelle presenti nel nostro Q-Pid.
Che sia questo il legame che gli permette di evocare le CA a suo piacimento?

Finalmente riusciamo a liberare Amelie, intrappolata in una ragnatela che ricorda molto quella che aveva Clifford Unger nei flashback.
Come da accordi arriva Fragile a dare una lezione ad Higgs e dopo aver salvato la ragazza, Sam comincia a diventare indifferente verso Fragile ed a me questa cosa non è piaciuta affatto.
Lei se ne va quasi indignata dalla spiaggia, lasciandomi presumere una sorta di scissione tra Bridge Company e Fragile Express.
Ognuno ha avuto la propria parte ed ogni accordo è stato rispettato, ora non resta altro che riemergere e tornare da Die-Hardman.

Peccato solo che Amelie per tutto questo tempo non ha fatto altro che mentirci.
Ha fatto tutto questo affinché Sam potesse riunire le UCA ed adesso che il suo piano è completo può finalmente avere pieno controllo sulla rete chirale.

Ad un certo punto Sam esordisce con "Non sono mica il tuo Super Mario e tu la principessa Peach"
E Amelie Risponde "La principessa Peach on the Beach" (gioco di parole che in italiano non rende).
E qui parte una delle scene più nonsense del mondo con loro due che corrono sulla spiaggia.
Divertente che Kojima citi un gioco Nintendo in una semi esclusiva Sony.

I due corrono per il litorale verso la spiaggia dove giocavano da bambini (questa cosa non mi è molto chiara ma tralasciamo, siamo pur sempre in una spiaggia).

Sam scavalca uno scoglio ed assiste ad una scena molto enigmatica.
Die Hardman punta la pistola contro una Bridget particolarmente giovane (identica ad Amelie ma con abiti diversi).

Dall'acqua fuoriesce Clifford con la sua squadriglia contro Die-Hardman, quasi come se fosse stata Bridget ad avergli ordinato di attaccarlo (?)
Ho una teoria secondo la quale Clifford e John si conoscevano prima di tutto questo.
Clifford aveva una moglie che si è sottoposta alle operazioni da parte della bridge, contribuendo allo sviluppo del BB 28 con il quale Clifford è particolarmente legato.
Sicuramente sarà la chiave di tutto ed ormai non manca molto a scoprire di più sul suo passato.
Ricordiamo che quanto visto è frutto di una spiaggia, quindi è avvenuto in un epoca temporale differente dalla nostra.

Amelie ci spinge giù dal burrone e ci svegliamo quasi come fosse stata tutta una proiezione di Sam.
Fragile ha portato tutti i membri rilevanti delle bridge in un posto sicuro (anche se mi chiedo perché lo faccia).
Questa povera ragazza non è in grado di poter portare Sam e quindi dovrà farsela a piedi fino a Lake Knot City, dove ha avuto inizio il capitolo 3.

Nel prossimo episodio assisteremo gli ultimi 4 capitoli che compongono Death Stranding dove il materiale giocato è inferiore al materiale video (grazie Kojima).