Parliamo di - Inside


Non scrivo da parecchio qui e le ragioni che mi hanno portato ad accantonare questo piccolo spazio di riflessione sono molteplici.

Molti di voi lo sanno, sono uno studente fuori sede e Gennaio e Febbraio sono mesi di fuoco per gli universitari, quindi ammetto che il tempo a disposizione l'ho utilizzato principalmente per ripassare.

Ma non sono qui per parlarvi di esami e sessioni invernali bensì per annunciarvi il ritorno del canale Twitch in tutto il suo splendore (o quasi).
Per quanto sia riuscito a portare in streaming due contenuti particolarmente diversi tra loro, ho riscontrato parecchi problemi di tipo tecnico, legati alla perdita di fotogrammi e alle prestazioni della scheda di rete.

Ho infatti provveduto cambiando software di registrazione, nella speranza di risollevare la qualità dello streaming e devo dire che adesso non sta andando affatto male!

Come avrete notato dal titolo, oggi parleremo di un titolo che è stato nominato Best Indie Game 2016.
Ho deciso di portare Inside come primo titolo su Twitch, dopo due anni e mezzo che non facevo live.
Era la prima volta che mi approcciavo al titolo e devo dire che poterlo giocare in compagnia mi ha davvero coinvolto.
Sempre per problemi tecnici ho dovuto sacrificare la diretta per poter registrare le ultime sessioni di giocato in locale e quindi salvaguardare la qualità video e lo spirito della Blindrun.

Tralasciando questi tecnicismi posso dire che Inside me lo aspettavo molto diverso da come l'ho trovato.
Onestamente non ho particolarmente amato la parte con i puzzle, molto tirata per le lunghe e quasi come se volesse rallentare il ritmo di gioco.
Ho apprezzato molto il concept e tutto quello che riguarda il comparto estetico particolarmente distopico, in grado di far riflettere ma soprattutto, lasciar sorgere quesiti ed interrogativi per l'intera run.

Spero di non essere stato l'unico che si sia domandato il perché quel ragazzino agisse in quel modo e cosa lo spingesse ad andare avanti.
Onestamente sono domande che mi pongo tutt'ora dato che il finale lascia spazio a parecchie interpretazioni.
Da questo punto di vista eredita quello che i ragazzi di Playdead fecero con Limbo nel 2010.



Cercando di essere quanto più obiettivo possibile, non riesco a capire perché un titolo come Inside possa aver ricevuto così tante acclamazioni e valutazioni positive, nonostante sia un titolo fin troppo nella norma.
Tralasciando quel cliffhanger grottesco non ho proprio compreso il come si possa essere generato.

Ma mi rendo conto di stare facendo troppo il vago, per tanto non posso fare altro che rimandarvi alla playlist della mia BlindRun su Inside, nel mio canale Youtube, dove vedrete le mie reazioni e relative considerazioni in merito ad Inside.