Reflections of a Witcher - Ep 2.5
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Lo so, avevo promesso di essere più costante con questo diario di bordo ma è più forte di me.
Quando finisco un titolo dopo diverso tempo è difficile essere costante e mantenere un certo interesse per quel determinato progetto.
Ho amato The Witcher 2 ma ciò non toglie che scrivere di esso a distanza di mesi risulta particolarmente difficoltoso.
In ogni caso, iniziamo.
Ho amato The Witcher 2 ma ciò non toglie che scrivere di esso a distanza di mesi risulta particolarmente difficoltoso.
In ogni caso, iniziamo.
Nonostante la sessione da un'ora e mezza, le cose accadute all'accampamento Kaedwano sono tante.
L'ultima volta c'eravamo lasciati con Geral e Zoltan che andavano in giro per raccogliere gli oggetti del rituale.
Ho scoperto che è impossibile abbandonare l'area in quanto il medaglione che Geralt ha addosso gli impedisce di tornare all'accampamento di Henselt.
Ricordo che dobbiamo interrompere la maledizione di Sabrina per far si che la nebbia si diradi.
Per la prima volta da quando ho iniziato la run mi sento davvero spaesato, tanto è vero che mi sono trovato costretto a cercare nei meandri dell'internet per decifrare la mappa di The Witcher 2.
Ammetto che questo è forse il più grande difetto del titolo, con macroaree poco interconnesse tra loro.
Ho provato ad esplorare le catacombe, ho purificato e cercato nei cadaveri di alcuni corpi anche se un corpo era particolarmente diverso dagli altri ma ho trovato nient'altro.
Ho trovato il famoso stendardo indispensabile per effettuare il rituale, difeso da uno dei capi sotto forma di spirito vagante che mi ha fatto una serie di domande sul perché mi sono finto un soldato che ha preso parte alla guerra in passato.
Purtroppo ho fallito l'interrogatorio e sono ricorso alla violenza.
Dopo averlo sconfitto ho preso quel maledetto stendardo e sono tornato indietro.

Subito dopo sono riuscito a tornare dall'altra parte della nebbia ed ho portato gli oggetti ad Henselt ma prima Roche mi ha detto che hanno visto Triss merigold mutata sotto forma di statua di giada e condotta a Loc Muinne.
Ma al momento non possiamo salvare la maga, dobbiamo terminare il rituale di Sabrina sotto ordine di Henselt, per scacciare la maledizione che grava sul regno.
Ci rechiamo insieme al re nella spiaggia dove tutto ha avuto inizio e seguiamo i passi descritti dal rituale, facendo spostare il re da un punto all'altro, formando un simbolo particolare che evocherà diverse Wraith, tra cui Sabrina.
Ammetto che lo scontro con i mostri mi ha messo in leggera difficoltà, ma sono riuscito a superare anche questa avversità.
Purtroppo, Henselt non ci ha ancora dato l'amuleto e questo complicherà la mia permanenza all'accampamento, dato che dovremmo nuovamente recarci ai suoi alloggi.
Assistiamo al quasi assassinio di Henselt ed uccidiamo un altro witcher e capiremo grazie ad una pratica di negromanzia che Letho possiede due alleati appartenenti alla scuola del Serpente.
Riusciamo a rivivere il ricordo del witcher morto e troviamo il nascondiglio degli assassini.
Ammetto che questa parte non mi è piaciuta molto perché ogni volta che sbaglieremo qualcosa nel ricordo, Geralt si sveglierà e dovremmo ricominciare l'intera sequenza da capo.
fatto sta che adesso abbiamo una meta precisa sul dove stanare i Witcher.
Alla fine di tutto scopriamo che ad essere invischiata in tutto ciò c'è Sheala de Transville, infatti dopo che raggiungiamo il nascondiglio nelle gole, ci scontriamo con golem e nuove creature e capiamo che c'è stata una sorta di manomissione, quasi come se la strega fosse arrivata prima di noi.
Infatti troviamo il secondo witcher in fin di vita e parte una sequenza flashback molto importante riguardo la caccia selvaggia.
Quelli erano nostri compagni ed è stato proprio Geralt a salvare Letho dal mostro.
Ritorniamo all'accampamento di Henselt e l'unica cosa che possiamo fare è arrivare alla nebbia per porre fine al conflitto perché abbiamo tutti gli oggetti del rituale (incluso l'amuleto).
Ma parleremo dello scontro nella nebbia nel prossimo episodio.