Reflections of a Witcher - Ep 1.6
Ben ritrovati avventurieri e Witcher d'altri tempi e frontiere.
Oggi potremmo finalmente decretare la fine del primo atto e ci sposteremo totalmente da Flotsam, quella che ricordo essere una città altamente paludosa, a confine tra il regno di Temeria e l'Aerdin.
Negli episodi precedenti abbiamo compiuto diverse scelte morali con Geralt, ma la prossima decisione che prenderemo avrà seri risvolti sulla narrazione di questo titolo formidabile.
Infatti decideremo di stare dalla parte di Vernon Roche, nonostante abbiamo difeso il capo degli elfi Iorveth.
Tutto ciò avviene successivamente dopo l'aver visto Triss Merigold venir rapita da Letho e costretta ad usare la sua magia per aprire un portale per l'Aerdin.
La nostra priorità assoluta è lasciare Flotsam per dare la caccia al regicida e salvare l'amata strega.
Geralt indaga sempre di più, a quanto pare Triss è stata accompagnata da Cedric, l'elfo a guardia di Lobinden che ci ha dato gli strumenti per sconfiggere il Kayran.
Sembrerebbe essere rimasto sconfitto a seguito del conflitto tra scoiatael ed umani.
il punto è che Geralt è molto preoccupato per Triss merigold, sappiamo solo che ci sono altri maghi coinvolti in questa cosa ma sappiamo soltanto che Cedric è la chiave per capire cosa diamine sia successo.
Ci mettiamo a caccia dell'elfo seguendo le sue scie di sangue che ci conducono fuori da Lobinden.
Accasciato ai piedi dell'albero troviamo Cedric in fin di vita e qui assistiamo ad una scena abbastanza toccante dove persino gli animali dei boschi si fermano in segno di rispetto verso il morente Elfo.
Ci parla di quelle che sono le sue ultime volontà e di recarci presso la città nanica nei pressi dell'Aerdin per recuperare la memoria ed adempiere al nostro destino:
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Caedmill, Gwynbleidd.. non sento più dolore... ho sempre sperato di morire tra gli alberi... |
Assistiamo ad un'altra scelta morale ovvero se parlare con Iorveth per capire il perché abbiano attaccato la città e dove si trovi Letho, e per farlo dovremmo parlare con Zoltan Chiway.
L'alternativa sarebbe quella di parlare con Dandelion a proposito della questione Bernard Loredo e di conseguenza, schierarci dalla parte di Roche per spodestare il tiranno, giustificando l'ordine dei Blu.
Ho scelto la seconda opzione perché mi sembrava la scelta più logica da fare e chiaramente tutto ciò determinerà quello che sarà il finale di gioco vero e proprio.
Mi reco al quartier generale di Roche dove incontriamo anche Ves, il braccio destro di Roche.
Onestamente mi incuriosisce parecchio come personaggio, così decido di dialogare un po' con lei, raccontandomi il perché abbia deciso di arruolarsi nell'esercito dell'ormai defunto re Foltest.
La cosa che apprezzo dell'impavida donna è il come non faccia discriminazioni di razza.
Se un individuo è colpevole, che sia un umano, un elfo o un nano, la pagherà allo stesso modo.
Ci tenevo a puntualizzare questo aspetto perché come abbiamo visto, i mercenari di Loredo ed alcuni uomini di Roche mostrano un distacco ed una discriminazione tale da inimicare tutte le altre specie che non appartengono al ceppo umano, compresi noi Witcher!
Ma passiamo alle cose serie.
Il piano di Roche prevede di entrare furtivamente nella reggia di Loredo, sfruttando la luce della luna e cercando di eliminare furtivamente gli uomini a guardia del palazzo.
Ves si infiltrerà come cortigiana e sedurrà Loredo di modo tale da entrare agilmente all'interno dell'abitazione.
Per quanto Roche abbia spiegato con accuratezza e minuziosità il piano, Geralt finirà per fregarsene altamente, uccidendo ogni guardia a difesa del palazzo e facendosi scoprire da chiunque.
Senza troppi problemi, entro nella casa che ricordiamo essere divisa in diversi piani.
Partendo dallo scantinato, troveremo la madre di Loredo intenta a preparare il Fisstech, quindi Loredo è anche un magnate della droga, oltre che indire Fight Club ed a prendersela con le minoranze oppresse.
Tramite quick time event Geralt non riesce a schivare la polvere di Fisstech lanciata dalla madre di Loredo, ma riesce comunque a mozzargli la testa con un fendente di spada d'acciaio.
L'unica cosa interessante del piano terra è uno scrigno che riusciremo ad aprire dopo con la chiave che possiede Loredo.
Finalmente ci siamo.
Stiamo per scontrarci con la causa di tutti i mali che per diverso tempo ha dominato nella povera cittadina di Flotsam, terrorizzando elfi e nani e costringendoli a vivere in quartieri minuscoli e fatiscenti.
Altro che Kayran, l'unico essere terrificante al punto da risultare disgustoso è proprio Berard Loredo.
Lo scontro con il tiranno termina nel giro di pochi secondi, poco prima di sottomettere la povera Ves che è stata torturata dall'ormai defunto sovrano di Flotsam.
Non facciamo in tempo a fuggire che dall'altra parte sentiamo una donna urlare
È in procinto di partorire dando alla luce un elfo che è stato partorito da Loredo (cosa alquanto strana e paradossale).
Nonostante tutto con una serie di sequenze senza darci il tempo di riflettere, salpiamo istantaneamente verso l'Aerdin, dando origine all'Atto 2.
Dalla prossima volta, faremo la conoscenza di diversi personaggi e situazioni disdicevoli, che porteranno al caos nell'accampamento di Re Henselt, il prossimo obiettivo del regicida e il nostro prossimo punto di partenza per quanto concerne Reflections of a Witcher.