Reflections of a Witcher - Ep 2.1
Ho seri problemi a ricordare cosa accadde in questa sessione di The Witcher 2, per il semplice fatto che ho avuto la malsana idea di iniziare l'atto due dopo un'intera nottata passata a liberare Flotsam dalle grinfie di Bernard Loredo.
Onestamente non ho ben capito che è successo ma per due momenti la narrazione si è spostata su due personaggi ben distinti.
Inizialmente impersoneremo Roche, intento a combattere Iorveth nella foresta.
Dopo un aspro combattimento, il Temeriano ha la meglio sull'elfo ma decide di risparmiargli la vita, nonostante tutto.
Subito dopo questo ricordo, impersoneremo un Re, in un posto non meglio precisato, che sta per compiere una sorta di accordo tra i diversi regni del Nord.
In questa sezione non sono stato particolarmente attento, l'unica cosa che riesco a cogliere è che per un motivo o per un altro dovremmo scontrarci con Saskia l'ammazzadragi.
La trattativa tra gli stati limitrofi si sarebbe tenuta su un promontorio con un'antica roccia che ha per sbaglio innescato una sottospecie di rituale non appena è entrata a contatto con il sangue di un uomo rimasto ferito nel conflitto.
Ad un certo punto, dalla roccia si sprigiona una nube di pestilenza e morte e re Henselt viene accerchiato dal mago Dethmould e dal principe Stennis, figlio del defunto Re Demavend.
La scena si sposta e finalmente torniamo ad impersonare lo strigo Geralt, che è da poco approdato all'Aerdin.
Intorno a lui, avverte uno strano presagio, così si reca insieme a Roche oltre la nebbia misteriosa.
Tutt'a un tratto, ci ritroviamo coinvolti a dover difendere re Henselt da orde di soldati nilfgaardiani.
Immaginatevi un promontorio pieno di non morti e soltanto la magia di Detmould può tenere a bada i mostri.
Nonostante i nostri eroi fossero ben equipaggiati ed organizzati, il principe Stennis non ce l'ha fatta.
Si conclude qui questa breve, ma intensa sessione di Reflections of a Witcher.