Parliamo di - Nier Replicant & Nier Automata
Consigli per la lettura di questo post
Trovo che leggere di quel determinato titolo mentre si ascoltano estratti della sua colonna sonora sia il modo migliore per avvicinare il lettore all'opera stessa.
Per una maggiore immedesimazione è consigliato l'ascolto di questo album;
Se state leggendo questo articolo da smartphone, potete ascoltare la playlist su Spotify mentre se siete da pc potete tranquillamente ascoltarla da YouTube.
Siete pronti a premere play?
Perfetto allora, caliamoci nei panni di Nier e di 2B ed esploriamo l'universo contorto che Yoko Taro ha elaborato con così tanta precisione e cura.
Nier Replicant / Nier Gestalt
Adesso possiamo finalmente calarci nei panni di Nier e della sua storia tanto assurda quanto indimenticabile.
Queste sono quel genere di storie che ti restano dentro, che non ti abbandonano, che tutte le volte che ci ripensi riaffiorano i ricordi di quel mondo imperfetto, di quella fatiscenza meccanica mista al verde muschio dei grattacieli privati di vita e di quelle splendidi lacrime lunari di mille colori.
Il modo migliore per iniziare a parlare di Nier è quello di agire secondo un lento ma elaborato sistema di catarsi. Dovete realmente chiudere gli occhi ed ascoltare le note di un'umanità che è stata spazzata via, di un fratello che è pronto a fare qualsiasi cosa, per salvare la sua amata sorellina. Persino toccare quel tanto detestabile libro che dista pochi centimetri da lui.
Ma prima di dare una breve occhiata ai protagonisti della storia del primo Nier è giusto allontanare lo sguardo e la visuale per focalizzarci su quello che accade al nostro mondo nell'estate del 2053. È Agosto eppure nevica. Com'è possibile tutto ciò?
Che cosa è accaduto, ma soprattutto, dove sono finiti tutti?
Perché ci sono solamente un giovane ragazzo e la sua sorellina malata in un minimarket abbandonato?
Se avete già giocato il titolo avrete sicuramente le risposte a queste domande, per tutti gli altri è giunto il momento di dimenticarci di questa scena e fare un salto nel futuro di 1412 anni.
Si respira un'aria di pace e tranquillità.
Il nostro protagonista, che d'ora in avanti chiameremo Nier per comodità ma che possiede un nome diverso a seconda di quello che abbiamo inserito all'inizio dell'avventura, si troverà in quello che ricorda essere un sobborgo medievale, pieno di verde tutt'attorno, con le galline che scorrazzano spensierate e gli abitanti del villaggio che vivono sereni le loro vite.
Ma non saremo soli, anche qui Nier si prenderà cura della sua sorellina Yonah, affetta da una malattia incurabile e costretta a stare la maggior parte del giorno a letto per via della sua fragilità.
Quello che ho fatto per tutte queste righe è stato darvi un incipit, un contesto per potervi ambientare al fine di comprendere meglio le fila della narrazione che Yoko Taro sta tessendo e continuerà a tessere di run in run.
Ma chiaramente non posso continuare a fare spoiler per chi il gioco non l'ha giocato, per cui adesso mi concentrerò di più sulle sensazioni che il titolo è stato in grado di darmi, analizzando alcune tra le componenti che ho preferito e cosa invece mi ha dato fastidio.
Nier Replicant: Pregi e Difetti
La particolarità di Nier Replicant sta nella fusione di diversi generi in un'unica grande opera in grado di trasmettere al giocatore ricordi vividi su ogni parte che costituisce l'avventura.
Questo espediente verrà utilizzato anche in Nier Automata.
Si passa dalle fasi 2D tipiche delle visual novel, dove non vi saranno momenti d'azione ma al contrario, dialogheremo con gli npc ed accetteremo tra le più disparate quest, per poi passare a fasi di gioco più ampie, dove avremo la sensazione di poter esplorare interamente l'area, combattere nemici, andare a caccia, raccogliere loot, pescare e fare tutte quelle attività tipiche di un open world/map.
Se volessimo affibbiare un genere a Nier Replicant quello dell'Action gli calzerebbe maggiormente, poiché le fasi di combattimento contro le creature oscure saranno maggiori rispetto al resto del gioco.
Vi saranno persino parti con visuale isometrica, che richiamano i giochi alla Diablo o ancora intere parti che richiamano le vecchissime avventure testuali degli anni "80, quando ad essere matrice di tutto era l'immaginazione nel verso senso della parola.
Insomma, sono certo che per chi ama vedere cambi di stile all'interno della stessa opera non ne rimarrà deluso.
In più lo stile di combattimento è parecchio valido, con un ampia gamma di armi che troverete in lungo e largo per l'avventura e che potrete potenziare fino al livello 4. I singoli potenziamenti sbloccheranno info alla descrizione dell'arma, arricchendo il grimorio e la lore di cui l'universo di Nier è intriso.
Ammetto che le quest secondarie di Nier Replicant non mi hanno fatto gridare al miracolo per via della ripetitività nel consegnare un oggetto da un punto A a un punto B. Salvo rare eccezioni, le ho trovate molto standard ma considerando che stiamo comunque parlando di un remake di un gioco del 2010 ci può anche stare.
Ciò che invece ho detestato del titolo è stato l'rng degli oggetti che ti servono per potenziare le armi e che puoi trovare in piccolissime porzioni di mappa. Per fare tutto ed ottenere il tanto agognato trofeo di platino, sarò stato una decina d'ore a girarmi tutta la mappa di gioco e a ricaricare più volte la stessa area nella speranza che il nemico X mi droppasse l'oggetto Y. Ma del resto stiamo comunque parlando di un Action RPG di stampo Nipponico.
Fatta questa breve elencazione di pregi e difetti parliamo del motivo per cui ho sentito l'esigenza di parlarvi di questa opera.
La direzione artistica, la narrazione, la filosofia che costituisce il titolo è tra le più ricercate e certosine mai viste.
Adoro il fatto che la community dei giochi di Yoko Taro in Italia costituisca la nicchia della nicchia e che salvo per l'iconica facciona che vedete anche all'inizio di questo articolo e le fattezze seducenti di 2B ( ͡° ͜ʖ ͡°) io non sapessi NULLA del titolo.
Me lo sono proprio gustato, dalla scena iniziale alla scena post quinto finale.
Si avete capito bene, Nier possiede cinque lunghi e tortuosi finali ma che vi ricompenseranno ogni volta che li finirete con nuove informazioni di trama.
Finito il primo finale ne vorrete di più e ancora di più per capire che cosa sia realmente successo in quell'Agosto innevato, sul perché il gioco sia ambientato in questo futuro che non è proprio un futuro perché si è tornati al medioevo però ci sono le fabbriche, i grattacieli e le macchine.
Insomma, Nier non è il tipico gioco del "ah si l'ho giocato una volta e posso dire di averlo finito".
Col cavolo.
Dovrete giocarlo e rigiocarlo per capire realmente la costruzione dei personaggi principali, la scrittura dell'universo del gioco e delle vicende che accadono negli anni passati.
Come vorrei parlarvi in maniera articolata di Emil, Kainé e Nier, ma purtroppo mi limiterò a citarli.
Quando e se realizzerò dei video più approfonditi magari ci ritorneremo, ma adesso dobbiamo parlare del seguito di Nier Replicant e fare un altro grande salto temporale.
Nier Automata
Siamo nel 11945 d.C. e la razza umana è sull'orlo dell'estinzione.
Gli androidi 2B e 9S sono stati inviati su quello che resta della terra per porre fine all'avanzata delle biomacchine nella speranza di trovare i membri della resistenza umana al fine di proteggerli e servirli.
I due androidi fanno parte della squadra di supporto YoRHa costituita interamente da androidi e governata dal concilio supremo dell'umanità su una base spaziale situata sulla Luna.
Vi state confondendo non è così?
Ok, fermiamoci un istante.
Per il momento dovete lasciare perdere quello che conoscevate di Nier Replicant e metterlo da parte, ci tornerà sicuramente utile più tardi. (o forse no)
Piccola parentesi per chi continua a sostenere che sia prioritario giocare prima Nier Automata invece di Nier Replicant: Non ascoltatelo, non sa quel che dice.
Giocatevi prima il Replicant e poi l'Automata, mi ringrazierete più tardi (˵ •̀ ᴗ - ˵ ) ✧
Tornando all'Automata, posso solamente dire che le vicende sono ambientate in un futuro mooooooolto lontano.
Quindi ci sta anche che a seguito dell'invasione delle biomacchine i pochi eletti della razza umana abbiamo levato le tende e si siano trasferiti sulla Luna. Mi sembra più che legittimo che se ci si trova in inferiorità numerica si batta in ritirata no?
E in più l'umano ha pensato bene di creare degli androidi in grado di salvaguardarlo, che è possibile riparare ma soprattutto che è possibile sacrificare per proteggere vite di organismi pluricellulari comunemente detti esseri umani.
Quindi, Dio crea Adamo ed Eva a sua immagine e somiglian....
Ehm. scusate scusate... Il concilio supremo dell'umanità che ha sede sulla luna, crea un'intero corpo di androidi appartenenti alla squadra YoRHa per potere sterminare tutte le biomacchine che continuano a proliferare sul suolo terrestre.
Per farlo, invierà degli androidi con particolari caratteristiche e che avranno un ruolo cruciale per la riuscita del piano di liberazione.
Anche qui vorrei potervi dire di più ma finirei col rovinarvi la sorpresa e non è proprio questa la mia intenzione.
Si può parlare di un'opera anche semplicemente sfiorandola senza lasciar trasparire troppo.
Nier Automata: Pregi e Difetti
A differenza del Replicant, qua ci troviamo in una vera e propria città alla Neo Tokyo 3 completamente a pezzi e cosparsa da vegetazione ma le location che caratterizzeranno l'opera saranno molteplici e dalle più disparate.
Anche i movimenti ed il gameplay del gioco è più appetibile e maturo rispetto al prequel, con degli scatti che ricordano tantissimo Bayonetta.
Del resto a lavorare al gioco sono stati anche i ragazzuoli di Platinum Games che sanno dove mettere mano quando si tratta di un action ed hanno infatti reso 2B più cazzuta che mai.
Nelle prime ore di gioco vi divertire un sacco a picchiare le biomacchine, con stili sempre vari a seconda della tipologia di arma che userete, anche qui con i vari livelli di potenziamento, anche qui con descrizioni uniche a seconda del livello raggiunto.
Compagni indispensabili per il viaggio dei nostri androidi sono i pod, macchine che registrano tutti i dati e i progressi ottenuti e che si riveleranno dei validissimi alleati in battaglia con i loro attacchi esplosivi.
Mi sono dimenticato di dirvi che anche su Nier Replicant c'è una meccanica simile, ma al posto dei pod abbiamo i grimori e che invece di polvere da sparo lanceranno magia.
Ho trovato le quest primarie e secondarie di Nier Automata meno fastidiose e ripetitive di quelle di Nier Replicant, anche se anche qui non mancheranno le solite "missioni fattorino".
In più a caratterizzare ulteriormente l'esperienza di gioco saranno le varie scelte morali che potremo compiere in determinate fasi dell'avventura che sbloccheranno tra i finali più disparati e fuori di testa mai concepiti dall'animo umano.
Vi basti sapere che Nier Automata presenta 26 finali, ognuno per le varie lettere che compongono l'alfabeto e che all'inizio del gioco, se fallirete il prologo sbloccherete la lettera W. E con questo ho detto tutto riguardo ai finali.
Scherzi a parte, quelli veramente importanti sono 6, gli altri sono semplici variazioni di copione che sfoceranno in momenti nonsense e maledettamente divertenti.
Insomma Nier Automata è un'opera molto più matura e stratificata di Nier Replicant, che possiede molte più sfaccettature narrative e filosofiche del suo predecessore.
Anche qui vige sovrana la regola che chi si ferma alla prima run non ha capito nulla della filosofia di Yoko Taro e che al contrario dovrebbe giocare a Fortnite o a Fifa.
Per farvi capire come mi sono sentito io al termine della prima run, ho avvertito una profonda insoddisfazione e non sono riuscito minimamente ad empatizzare con i protagonisti che mi sembravano degli estranei.
Col passare delle run sono sceso sempre più in profondità lungo l'iceberg che Yoko Taro ha elaborato ed ho compreso il reale messaggio dell'opera che costituisce un vero e proprio manifesto sull'esistenzialismo.
Vorrei potermi soffermare di più, cari Glitch. Ma finirei per rovinare tutto e distruggere le magiche atmosfere che potrete vivere soltanto pad alla mano.
Anche su Nier Automata saranno presenti minigiochi e cambi di genere continui per merito dei cambi di visuale che trasformeranno il gioco da un action 3D a uno con visuale dall'alto fino ad arrivare generi completamente diversi come gli shot em up.
Conclusioni
Ok credo di essere arrivato in fondo a questo post che voleva solamente essere un piccolo sfogo.
Sentivo troppo l'esigenza di parlarvi di questi due grandi titoli che si sono ritagliati una bella porzione di spazio nel mio cuore e che sicuramente troverete alla fine dell'anno nella top twelve dei giochi più apprezzati del 2022.
Io spero di essere riuscito ad emozionarvi con questa splendida colonna sonora che starete ascoltando (se non l'avete messa all'inizio del post siete delle brutte persone) e niente, spero di leggere le vostre impressioni in merito.
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Io vi ringrazio per l'attenzione e vi do appuntamento a un prossimo Parliamo di 👀