Backlog Esistenziali.


 Ogni volta ci lasciamo fregare dal potere di acquisto.

Crediamo di stare facendo la cosa giusta sfruttando l'offerta X, il gioco gratis Y, il bundle Z, finendo per alimentare inesorabilmente la macchia del consumismo che si estende a vista d'occhio su un backlog che soltanto quando avremo raggiunto la pensione potremmo riuscire a estinguere.

Estinguere si, come un debito che non si accenna a decrescere.
Oggi butto un mezzo sfogo qui perché non riesco più a giocare in maniera continuativa.

Non riesco a decidermi sul gioco che voglio portare avanti fino all'endgame perché ne ho all'attivo più di 10 e non so scegliere proprio perché il mio tempo a disposizione è troppo poco.

Talmente poco che sto sfruttando un giorno in cui non devo dedicarmi al lavoro per buttare giù queste due righe di disperazione e lacrime digitali su un blog che stava facendo la muffa.
Visto che dimettermi non sarebbe l'opzione più furba, ho deciso di fare una cernita.
Ma prima di fare una cernita occorre fare una lista completa dei giochi in mio possesso, catalogandoli per piattaforma, genere e ore necessarie al completamento.

Consiglio caldamente di utilizzare un foglio di calcolo come fogli di google o excel, così da poter filtrare i risultati in totale comodità.

Fatto?
Bene, perché io ancora no.
Perché penso che se mi mettessi a catalogare tutti i titoli in mio possesso ANCORA DA GIOCARE rischierei di perdere uno dei pochi giorni liberi che mi sono rimasti.

E allora l'unica cosa che resta da fare è quella di prendere la prima cosa che capita a tiro e immergercisi anche fosse solo per quel giorno.

Perché, come dico sempre la vita è imprevedibile.
Pianificare non serve a nulla.
Ciò che muove il desiderio e il divertimento è la volontà nel prendere una decisione sul momento.

Ma la domanda rimane sempre la stessa?
Che cosa giocherò adesso?